Hi! Marghera è il contributo di B22 al Padiglione Venezia nell’ambito della 15a Mostra Internazionale di Architettura La Biennale di Venezia: una proposta per Porto Marghera – una delle maggiori aree industriali italiane – costituita da due racconti.
Il primo racconto è un estratto di una ricerca della fotografa Marina Caneve – intitolata Beautiful Bridges: a migration system breaking all European borders – e descrive alcune delle politiche di tutela dell’ambiente attuate dall’Unione europea negli ultimi decenni. Se da un lato, nel dibattito politico e mediatico, è ogni giorno più presente il tema dei flussi migratori provenienti da territori fortemente disagiati e del ripristino di dogane e confini nazionali, dall’altro negli ultimi decenni l’Unione europea ha investito consistenti somme nella creazione di un reticolo infrastrutturale minuto che mira a valicare confini politici e limiti fisici, a beneficio della migrazione e della libertà di movimento della fauna selvatica.
Il secondo racconto è uno scenario per Porto Marghera: una storia fatta di case, strade, alberi e parti di città, e che racconta di una possibile riappropriazione degli attuali recinti industriali attraverso l’impiego di materiali urbani collaudati, esito di una lunga e lenta ricerca dispiegata nel corso dell’ultimo secolo nel corpo della città europea. Un divertissement che antepone la configurazione d’insieme al singolo pezzo, dove il bordo tra terraferma e laguna e alcune delle più rilevanti possibili archeologie industriali assumono una vocazione pubblica.
Mentre il racconto fotografico è una cronaca del presente e delle sue contraddizioni, lo scenario progettuale si rivolge al passato e al futuro della città: una città, la città europea, che pone al centro l’abitare e gli abitanti, esito di progressive riscritture e di dinamiche locali e sovralocali, fatta di spazi ordinari e paesaggi straordinari, aperta e inclusiva, a disposizione di usi in costante mutamento.