L’isola dell’Asinara, prigione ad alta sicurezza fino alla seconda metà degli anni ’90, è ancor oggi caratterizzata da un’atmosfera a tratti preclusa ed emarginata.
Il progetto prevede la riqualificazione delle strutture carcerarie esistenti nella località di Trabuccato, per ospitare un centro polivalente dedicato all’insegnamento della vela. La corte dell’ex-carcere diviene fulcro del progetto: da spazio di reclusione si converte in luogo d’incontro per eccellenza, cornice di un giardino botanico popolato dalle specie endemiche dell’isola. Un sistema d’ombreggiamento, costituito da vele leggere in tela grezza supportate da tubolari di colore bianco, garantisce la fruibilità degli spazi nei mesi estivi.
Due percorsi connettono gli ex alloggi degli agenti alla corte: un percorso lento, con punti di osservazione che inquadrano porzioni specifiche di paesaggio (la torre, la linea di costa a levante e ponente, il mare, il carcere), e un percorso veloce che, attraversando la corte e il percorso storico esistente in pietra locale a spacco, conduce al pontile dedicato al diving tecnico e agli sport acquatici. I percorsi collegano i manufatti assecondando le pendenze esistenti e rispettando i tracciati dei muri a secco e i terrapieni esistenti: puntualmente il nuovo percorso in grigliato metallico diventa pretesto per innesti e suture di porzioni di muratura crollate. Nei punti di contatto tra percorso e edificio si collocano le funzioni di carattere collettivo: il ristorante, la reception/shop, la piscina all’aperto e il centro diving tecnico.