Stefano Tropea (foto Andrea Avezzù)

Stefano Tropea (Padova, 1983) ha studiato presso l’Escola Tècnica Superior d’Arquitectura de Barcelona e l’Università Iuav di Venezia, dove ha conseguito la laurea in architettura con il Prof. Bernardo Secchi. Nel 2011 fonda B22, dopo aver collaborato con Cino Zucchi Architetti e Mauro Galantino a Milano, e con Claus en Kaan Architecten e SeARCH a Amsterdam.

I progetti realizzati con lo studio includono un edificio di housing sociale in via Pier Paolo Pasolini a Milano, il recupero del complesso SON Cascina San Carlo e un edificio residenziale cooperativo in via Savona/Bruzzesi a Milano. Ha inoltre seguito il coordinamento locale e l’allestimento del padiglione del Regno del Bahrain alla 12a e 13a Mostra Internazionale di Architettura La Biennale di Venezia e partecipato alla 14a e 15a edizione nelle sezioni Monditalia – Tortona Stories e Padiglione Venezia.

Insieme a B22 ha ricevuto il Premio In/Arch (2023), il Premio speciale all’opera prima – Medaglia d’oro all’architettura italiana (2015), ed è stato inoltre menzionato per il Premio Architetto Italiano (2023), selezionato per il Premio Europe 40 under 40 (2016) e segnalato per il Premio Giovane talento dell’architettura italiana (2015). Con il team del Padiglione del Regno del Bahrain alla 12a Mostra Internazionale di Architettura La Biennale di Venezia ha ricevuto il premio Leone d’oro per la migliore partecipazione nazionale (2010).

Docente a contratto presso il Politecnico di Milano dal 2017 al 2024 (ICAR/14 Composizione architettonica e urbana) e nel 2010-11 (ICAR/15 Architettura del paesaggio), ha partecipato al gruppo di ricerca internazionale “ARE_Living” sull’innovazione abitativa (team unit Cino Zucchi, direttrice Elsa Prochazka); dal 2015 è direttore scientifico e curatore del concorso AAA architetticercasi™ promosso da Confcooperative Habitat.

Tra il 2013 e il 2021 è stato Consigliere dell’Ordine e membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano con delega alle attività culturali e alla trasformazione digitale.

 

(fotografia: Andrea Avezzù)